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Emergenza allevatori Romagna


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Associazione Italiana Allevatori Lazio

Informazioni per gli allevatori

10/04/2015
Salgono le quotazioni suinicole

Crescono a marzo – si legge in  un comunicato stampa del Centro ricerche economiche sulle filiere suinicole (Crefis) - le quotazioni dei suini da macello, trascinando al rialzo la redditività della fase di allevamento . I prezzi del suino pesante sono arrivati alla Cun a 1,346 euro/kg, che significa un +1,4% rispetto a febbraio. La redditività degli allevamenti, calcolata con l'indice Crefis (www.crefis.it ), è così salita dell’1,6%. Un buon risultato – prosegue la nota - , rimarcato dal dato tendenziale (che indica il confronto con l'anno precedente) che a marzo cresce del 13,6%, e nonostante a febbraio siano aumentati i costi per le materie prime alimentari. Positivo, sempre a marzo, anche il mercato dei suini da allevamento che alla Cun hanno segnato aumenti del 9,5% su febbraio, arrivando a 2,755 euro/kg. Rialzi di prezzo anche per i prodotti della macellazione . A marzo le cosce fresche pesanti per crudo Dop sono arrivate a 3,960 euro/kg, con un incremento del 2,6% rispetto a febbraio e del 2,1% rispetto a marzo 2014. Mentre le cosce pesanti per crudo non tutelato sono state quotate a 3,060 euro/kg, che significa +4,1% su base congiunturale, ma -1,2% su base tendenziale. Sempre a marzo sono stati in netta ripresa i prezzi dei lombi taglio Modena, con il prodotto quotato alla Cun a 4,463 euro/kg: +3,8% sia rispetto a febbraio che rispetto a marzo dell'anno scorso. Una situazione generale di mercato positiva che si è riverberata sulla redditività dei macelli. Il relativo indice Crefis di marzo confrontato con febbraio segna infatti un +1,3%, con il dato tendenziale che arriva a +9,4%. Ancora negativa, invece, la situazione della fase di stagionatura . Cala a marzo la redditività sia nel caso di prosciutti Dop (-0,8% per il "Parma" pesante) che nel caso dei prosciutti non tutelati (-2%). Su base tendenziale, però, i dati sono positivi: +3,7% la redditività del Prosciutto di Parma pesante e +6,1% la redditività del prosciutto generico pesante, anche se si deve evidenziare che i dati dello scorso anno erano particolarmente bassi. A influire sui costi degli stagionatori sono stati i rialzi delle quotazioni delle cosce fresche; mentre i prezzi delle cosce stagionate del "Parma" pesante sono stati in aumento dell'1,7%; per un +0,8% su base tendenziale. Sembra ritornare – conclude il comunicato stampa - a livelli più "fisiologici" (e cioè a favore del prosciutto Dop) il differenziale di redditività tra stagionatura di prodotto tutelato e generico. Produrre prosciutti Dop ha infatti reso lo 0,8% in più rispetto alla stagionatura di prosciutti non tutelati. Ma solo con riferimento ai prosciutti pesanti. “Infatti – come sottolinea il professor Gabriele Canali, direttore del Crefis – nel caso dei prosciutti più leggeri la redditività è ancora a favore del non tipico. Per di più – prosegue Canali – la redditività del non tipico leggero rimane più elevata di quella del tipico pesante, un dato che indica una situazione ancora ben lontana dall’ottimale”. Informazioni: www.crefis.it .


 


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"Agra Press" intervista il Presidente A.I.A.

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