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09/11/2024
Parata delle razze italiane al Padiglione 10 insieme ad Anareai
Per scoprire la ricca biodiversità italiana, l’appuntamento è al padiglione 10 di Fieracavalli dove domani – in occasione dell’ultima giornata di manifestazione – tornerà l’attesissima parata degli esemplari equini e asinini più belli del nostro Paese. Anareai – Associazione Nazionale Allevatori Razze Equine e Asinine Italiane – è una delle cinque in carico, nel nostro Paese, della conservazione della diversità genetica. Sono loro, infatti, a curare il libro genealogico per 27 razze di cui, oltre alla conservazione, curano anche il miglioramento genetico. “Il nostro è un lavoro volto a preservare la specificità di ogni razza a diffusione limitata e con consistenze numeriche ridotte, così da salvaguardarne la biodiversità”, racconta il direttore Anareai, Matteo Vasini (nella foto – ndr. ). “Nello specifico, conservare significa registrare e certificare tutti gli esemplari che rientrano morfologicamente nello standard della razza. Ognuna di loro, infatti, ha un parametro di riferimento – approvato e regolamentato dal Ministero dell’Agricoltura – che ne definisce le caratteristiche di adeguatezza. Il processo parte dall’identificazione genealogica del cavallo o dell’asino, verificando l’identità dei suoi genitori. Il motivo di questo passaggio deriva da un grande problema che affligge tutte le razze a bassa diffusione: la perdita di consanguineità e di conseguenza, di biodiversità. Solo controllando attentamente la loro genìa, possiamo garantirne la ‘purezza’ e iscriverle, infine, al libro genealogico. Un esempio è l’Asino dell’Asinara – originario dell’omonima isola sarda – noto per il caratteristico temperamento docile e per il suo manto bianco o grigio chiaro che ha una biodiversità unica che è importante preservare”. L’asino, infatti, è l’altra metà del mondo equestre ed è importante metterne in risalto il valore. “Questi animali, da un punto di vista storico, hanno contribuito moltissimo allo sviluppo della zootecnia e alla tradizione degli equidi italiani. Grazie alle loro caratteristiche intrinseche – come resistenza e rusticità – venivano impiegati, prima dell’era industriale, per il traino della legna fuori dai boschi e dai mugnai per i lavori di agricoltura, soprattutto durante la Seconda guerra mondiale”. E il Padiglione Italialleva di Fieracavalli – dedicato alle razze italiane – non poteva che dedicare ampio spazio anche a questi bellissimi, e spesso sottovalutati, animali, permettendo al pubblico di conoscerli da vicino, nei box o durante la tradizionale parata. “Nel carosello presentato dall’Associazione, sfileranno domani, domenica 10 novembre, ben 31 razze: ci saranno l’Haflinger, il Tolfetano, il Sanfratellano, il Cavallo Siciliano, il Pony Esperia, il Murgese, il Lipizzano, il Maremmano, il Tpr e ovviamente l’Asino dell’Asinara, il Romagnolo, il Martina Franca, il Ragusano, il Pantesco. Il nostro speaker , Nico Belloni, vi porterà nei territori di origine di tutte queste razze, facendovi viaggiare con la mente e il cuore alla scoperta del nostro Paese da un punto di vista storico, culturale ed enogastronomico” (Comunicato a cura dell’Ufficio stampa di “Fieracavalli”, Verona – sabato 9 novembre 2024 ).
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