“L’Assemblea ha deciso di pianificare una produzione più in linea con le difficoltà del mercato e dei consumi nazionali per evitare eccedenze con effetti negativi sulle imprese, sulla qualità e nell’assoluto rispetto delle esigenze dei consumatori”. Così Nicola Cesare Baldrighi, presidente del Consorzio Tutela Grana Padano, riassume l’obiettivo delle decisioni assunte dall’assemblea generale straordinaria, riunitasi – si legge in una nota - venerdì 26 settembre nel tardo pomeriggio fino a sera. L’incontro è stato convocato per rispondere alla difficile situazione del comparto lattiero caseario, aggravata dall’embargo russo. Così, dopo aver confermato tutte le decisioni dell’Assemblea di luglio – prosegue la nota del Consorzio - , ha adottato provvedimenti aggiuntivi volti a superare più velocemente una fase complessa. Per favorire la qualità della produzione, premiata dai consumatori italiani ed esteri, Il Consorzio acquisterà importanti quantità di formaggio già marchiato, quindi stagionato 10 mesi, da immettere sul mercato nel 2016 con il marchio Riserva. Nonostante il blocco decretato dalla Russia, molto incoraggiante risulta l’export , che assorbirà le produzioni crescenti di Grana Padano, confermando il trend  degli ultimi anni. Rassicurati dalle prospettive per uno sviluppo e una crescita “educata”, in linea con i consumi, i produttori – conclude la nota - hanno approvato il pacchetto elaborato dal Consiglio d’Amministrazione e illustrato dal presidente Baldrighi. “Con queste decisioni – ha commentato il direttore generale, Stefano Berni - si pone rimedio alle difficoltà del post  embargo russo. Confidiamo comunque che il braccio di ferro commerciale cessi quanto prima e si ripristini una sintonia, utile a tutti, tra la Russia e l’Occidente, perché l’Occidente ha bisogno della Russia e la Russia dell’Occidente”.