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21/06/2022
Contributi per allevatori di suini della razza Sarda
Nel corso dell’ultima Giunta regionale, su proposta dell’assessora Regionale all’Agricoltura Gabriella Murgia, sono state emanate le modalità per la erogazione dei contributi per l’acquisto di fattrici e riproduttori di suini di razza Sarda. Si tratta di un importante provvedimento, con un budget di 1 milione di euro, che consentirà agli allevatori che acquistano verri o fattrici di razza Sarda di avere un rimborso pari al 40% della spesa ammissibile, aumentata al 50% per i giovani agricoltori e per i beneficiari i cui allevamenti sono localizzati nelle zone montane e svantaggiate. Qualora ricorrano entrambe le condizioni, giovane agricoltore ed allevamento in zone montane e svantaggiate, l’intensità dell’aiuto è del 60% della spesa ammissibile. La Giunta regionale ha stabilito che potranno usufruire del finanziamento gli allevatori (singoli o associati) iscritti alla CCIAA i cui allevamenti sono certificati come esenti da Peste Suina Africana (PSA). Tali qualifiche dovranno essere presenti sia nell’allevamento che vende che in quello che acquista. Non potranno beneficiare degli aiuti i titolari degli allevamenti classificati all’interno della BDN di tipo “familiare”. I riproduttori suini maschi e femmine ammissibili all’aiuto, di età compresa tra i 10 mesi e 2,5 anni di vita, dovranno appartenere alla razza Sarda, essere iscritti nei Libri genealogici ANAS entro la data di uscita dell’avviso pubblico per la concessione di aiuti e dovranno provenire da allevamenti certificati come esenti da PSA. Tra l’emanazione di queste direttive e la pubblicazione del bando che è in capo all’Agenzia Laore, commenta Luciano Useli Bacchitta, presidente AARSardegna, speriamo non passi troppo tempo poiché tra gli allevatori c’è molta attesa. Questa misura, fortemente voluta dalla nostra Associazione, è uno degli elementi necessari per incrementare la popolazione del suino autoctono per il quale l’AARSardegna ha avviato un percorso di filiera finalizzato a valorizzare i prodotti suini fatti solo con maiale di razza Sarda che dovrà essere da traino per tutta la suinicoltura isolana. Questo bando, prosegue Aldo Manunta, direttore AARSardegna, è uno degli elementi che a nostro parere servono per stimolare gli allevatori a reintrodurre l’unico maiale autoctono della Sardegna. Oggi la razza, grazie anche al nostro progetto di filiera, sta riprendendo ad aumentare sia i capi che le aziende iscritte ma abbiamo ancora numeri troppo piccoli: appena 50 allevamenti, 60 verri e 160 scrofe.
Le caratteristiche del suino di razza Sarda
Il suino di razza Sarda è l’unico maiale originario della Sardegna dove le origini si perdono nella notte dei tempi. Sin dall’epoca nuragica questo maiale è stato il Re incontrastato della tavola isolana. Un suino per poter essere definito di razza Sarda deve essere iscritto al Libro genealogico ANAS e deve possedere i seguenti requisiti: - taglia piccola con scheletro solido; - cute pigmentata almeno parzialmente. Mantello di colore vario: nero, rosso, grigio, fulvo, unito o pezzato anche con il bianco. Setole folte e talvolta ondulate o arricciate, che ricoprono abbondantemente il corpo. E’ presente una criniera dorsale con setole lunghe ed un ciuffo lombare; - testa di medio sviluppo, profilo-nasale rettilineo; orecchie pendenti in avanti o lateralmente. E’ possibile la presenza di tettole; - collo corto e robusto; - tronco poco sviluppato, linea dorso-lombare rettilinea o leggermente convessa, groppa inclinata; spalle leggere, torace poco sviluppato, cosce scarne. Coda lunga con setole che formano una caratteristica coda “cavallina”; - arti corti e robusti. Informazioni: relazioniesterne@allevatorisardegna.it .
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