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Emergenza allevatori Romagna


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Associazione Italiana Allevatori Lazio

Informazioni per gli allevatori

  13/02/2023
Un piano per il rilancio del bovino di razza Sardo Bruna

Un piano per il rilancio e la valorizzazione del bovino di razza Sardo Bruna. E’ questa la sintesi delle richieste scaturite dall’incontro che ad Ozieri, in provincia di Sassari, lo scorso 8 febbraio ha visto la partecipazione di oltre cento allevatori di razza Sardo Bruna. “Un rilancio - precisa il presidente di AARSardegna, Luciano Useli Bacchitta - , che deve interessare sia i prodotti del bovino, quindi carne e latte, sia la tipologia di allevamento che garantisce un prodotto di qualità”. La giornata è stata aperta dai saluti del sindaco di Ozieri, Marco Peralta, il quale si è soffermato sull’importanza del comparto allevatoriale che è centrale nelle politiche dell’Amministrazione comunale, che punta sulla sua valorizzazione. Dopo i saluti del presidente di AARSardegna, Luciano Useli Bacchitta, l’incontro è proseguito con l’introduzione del direttore dell’AARSardegna, Aldo Manunta, il quale ha ripercorso la nascita della razza avvenuta dall’incrocio di tori svitto (Bruna alpina) importati dalla Svizzera con la razza Sarda, al fine di ottenere animali a duplice attitudine. Un successo, quella della razza Sardo Bruna, al tempo chiamata Bruno Sarda, che ha determinato l’organizzazione di un mercato settimanale a partire dal 1896 proprio ad Ozieri ed il potenziamento delle linee marittime tra Porto Torres, Marsiglia e Genova per far fronte alla importante esportazione di animali verso il continente. Grazie a ciò nel 1933 venne istituito il Libro genealogico, i cui volumi sono custoditi dall’AARSardegna. Quindi, con l’introduzione nell’isola della Brown e della Frisona la razza divenne sempre più marginale passando dai 200.000 capi degli anni ’70 ai quasi 8.000 degli anni ’90. Al fine quindi di arginare l’estinzione della razza, venne istituito un Registro anagrafico a tutela della popolazione bovina autoctona che oggi conta circa 25.000 capi in 1.300 allevamenti. Un programma di conservazione che oggi è affidato ad Anacli e che, come ha illustrato il dott. Salvatore Contini dell’Associazione che è Ente selezionatore delle razze bovine Charolaise e Limousine italiane, punta ad una raccolta di nuovi dati che serviranno in futuro per gestire meglio la tutela della Sardo Bruna, anche attraverso la collaborazione con l’Agenzia Agris Sardegna. Il prof. Piergiacomo Rassu, del Dipartimento di Agraria dell’Università di Sassari, ha illustrato le enormi potenzialità della razza, grazie all’adattamento alle condizioni climatiche ed ambientali della Sardegna, ma anche le debolezze a partire da una elevata eterogeneità della popolazione e dalla difficoltà di valorizzare il prodotto derivato dal bovino Sardo Bruno. I dati sulla qualità delle carni sono stati illustrati dal dott. Roberto Lai del progetto MeatCulture  dai quali sono emerse le enormi potenzialità sia in termini di qualità che di sostenibilità. Durante l’incontro sono state anche illustrate le nuove normative in merito al Classyfarm  da parte del dott. Gavino Benenati dell’Ats di Sassari mentre il dott. Michele Blasi del Dqa ha esposto le possibilità offerte per il settore dalla nuova politica agricola comunitaria, specie per le misure previste nell’Ecoschema 1, che riconosce un premio agli allevatori che introducono ulteriori elementi di benessere animale negli allevamenti. “La presenza di così tanti allevatori alla giornata - ha evidenziato Luciano Useli Bacchitta presidente AARSardegna - , non è casuale ma nasce dall’esigenza di valorizzare un prodotto che è sostenibile e di altissima qualità. Come Associazione – ha proseguito - , siamo convinti che i tempi siano ormai maturi affinché i prodotti di razza Sardo Bruna abbiano una giusta distintività, al fine di dare agli allevatori un riconoscimento economico adeguato ed ai consumatori la possibilità di scegliere cosa acquistare. Proprio in tale percorso, pensiamo di organizzare il prossimo autunno ad Ozieri la Mostra regionale del bovino Sardo Bruno, un appuntamento che ormai manca da almeno 50 anni”. L’amministrazione comunale di Ozieri, ha commentato il sindaco di Ozieri Marco Peralta, sin dal suo insediamento ha posto le politiche di valorizzazione dell’agroalimentare tra le sue priorità. Il potenziamento del polo fieristico di San Nicola nonché la ulteriore valorizzazione delle manifestazioni zootecniche, quella di primavera e quella dell’autunno, sono solo alcuni degli interventi che il Comune di Ozieri intende promuovere per perseguire tali obiettivi. Informazioni: relazioniesterne@allevatorisardegna.it (nella foto, un momento dell'incontro di Ozieri )


 


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